Scopriamo le novità del corteo 2023.
Quest’anno il corteo storico della domenica pomeriggio 29 ottobre, seguirà un percorso diverso dal passato.
L’obiettivo è aiutarci a conoscere meglio come è stata costruita la nostra città nei secoli passati e a scoprire la nuova toponomastica che l’Amministrazione comunale ha appena assegnato ad alcuni di questi importanti luoghi.
Un primo consiglio: lungo il percorso ci saranno vari momenti di spettacolo e animazione, per questo vi suggeriamo di seguire tutto dall’inizio, magari spostandovi attraverso i vicoli per raggiungere in anticipo le diverse tappe che il corteo toccherà.
IL PERCORSO.
Il corteo muoverà intorno alle 17:00 dal castello e si dirigerà subito verso le mura più antiche, percorrendo la strada che da oggi prende il nome di “Belvedere dei Bizantini”. Si tratta infatti del tragitto che costeggia la cinta muraria voluta nel 1018 dal catepano Basilio Boioannes, per realizzare una rocca militare fortificata a guardia dei confini occidentali dell’impero romano. La rocca era divisa in quartieri, secondo i santi cari al rito greco: San Teodoro, Sant’Andrea, Santa Lucia.
Il corteo raggiungerà quindi la porta Calcinaia. Qui si terrà il primo spettacolo, in quella che adesso si chiama “Piazza degli Altavilla”, per omaggiare la grande famiglia normanna originaria di Hauteville la Guichard, piccolo villaggio di fronte alle coste dove sorge il Monastero di Mont-Saint-Michel. Gli Altavilla sono l’antica famiglia che, grazie all’arrivo a Melfi dei fratelli maggiori Guglielmo, Drogone, Umfredo nel 1041 e poi dei fratelli minori Roberto e Ruggero ha fondato lo Stato meridionale, unificando tutto il territorio dalla Sicilia alle Marche, con Melfi prima capitale. L’ingresso in città dei Normanni, accompagnati dal longobardo Arduino, è avvenuto probabilmente proprio attraverso questa parte delle mura.
Il corteo proseguirà poi lungo via San Lorenzo, via Nitti, piazza Umberto I e via Ronca Battista, per raggiungere la porta Venosina, dove ai terrà il secondo spettacolo. Si tratta della via interna alle mura di espansione della città normanna, poi rinforzate e ampliate dai Caracciolo nel XV secolo.
Da qui, passando sotto l’arco a sesto acuto sormontato dall’antica lapide celebrativa di Federico II, il corteo risalirà in linea retta lungo via Porta Venosina, corso Garibaldi e piazza Duomo. Si tratta di un importante asse viario rettilineo, che il prof. Stefano Borsi, autorevole studioso di urbanistica normanna, riconosce come voluto da Roberto il Guiscardo già nel secolo XI: la spina dorsale del nuovo ampliamento della città “capitale”, proprio a partire dalla fondazione della cattedrale nel 1076.
In piazza Duomo si svolgerà il terzo spettacolo: una pièce teatrale su Federico II. Il corteo costeggerà quindi la piazzetta antistante il campanile voluto da re Ruggero II, che adesso si chiama “Piazza dei Concili Papali 1059-1137”, in ricordo dei sei importanti concili (di cui cinque canonici) celebrati nella nostra città.
Si proseguirà quindi lungo via Vittorio Emanuele II in direzione del tribunale, quindi in via Normanni e via Santa Croce, fino a raggiungere il parco Federico II, dove si terrà un altro spettacolo. Il parco guarda verso le mura a nord, nella zona in cui si apriva la porta Troiana. Una porta che, come dice il nome, conduceva verso l’importante roccaforte bizantina di Troia, in Puglia, aprendosi su una bella via panoramica che scende lungo la collina vulcanica. Questa strada, già nota come extramurale, da oggi si chiama “Viale Roberto il Guiscardo”, in onore del primo duca di Puglia, il normanno Roberto d’Altavilla, nominato a Melfi nel 1059 durante il concilio di papa Niccolò II.
Infine, il corteo tornerà a castello, percorrendo lo slargo antistante l’ingresso Doria, che da oggi si chiama “Largo delle Costituzioni Federiciane”. Un omaggio dovuto e significativo al grande imperatore svevo, che proprio dal castello, oggi ubicato a questo nuovo “indirizzo” toponomastico, promulgò il
fondamentale corpus legislativo il 31 agosto 1231, ultimo giorno dell’anno secondo l’indizione medievale.
In conclusione, un’occasione per divertirsi e per approfondire qualche aspetto storico!
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